Lavorare nella Scuola
COSA SONO LE GAE?
Fino al 2006, in mancanza di concorsi banditi in maniera regolare, l’ingresso nella carriera docente è avvenuto in maniera significativa attraverso le cosiddette “Graduatorie Permanenti”: lunghe liste di aspiranti docenti che attraverso supplenze, formazione e titoli accumulavano punteggio per arrivare all’ambita immissione in ruolo. Un sistema caotico e conflittuale, che negli anni ha alimentato infiniti contenziosi.
Il primo tentativo di affrontare la questione avvenne con la legge n. 296 del 2006, che “chiuse” le Graduatorie Permanenti trasformandole in Graduatorie ad Esaurimento, per evitare un aumento incontrollato del precariato. Ma la conflittualità non si è sopita. Anzi. Sulle modalità di attribuzione del punteggio e delle supplenze è intervenuta più volte la magistratura amministrativa e infine anche la Corte Costituzionale.
Nel tempo poi sono cambiate le regole sulla possibilità di scegliere o optare per la provincia di riferimento della graduatoria – una scelta che rileva perché evidentemente in alcune aree geografiche (prevalentemente nel nord Italia) i posti disponibili sono maggiori.
Nel 2009 un decreto ministeriale ha stabilito il diritto degli aspiranti a permanere nelle GAE di origine, e di iscriversi anche in altre province, ma con collocamento “in coda” – e quindi dopo gli iscritti “locali” – indipendentemente dal punteggio maturato. Il TAR ha contestato la legittimità di tale disposizione che non riconosceva il “bagaglio” di titoli e punteggi maturati, creando così una forte disparità di trattamento tra aspiranti insegnanti e rischiando di favorire il criterio territoriale.
Il legislatore è quindi intervenuto stabilendo che per ragioni contingenti (l’avvio imminente dell’anno scolastico) per il biennio 2009-2011 fosse confermato l’inserimento degli aspiranti “in coda”, ma che per il successivo biennio la regola sarebbe stata quella dell’inserimento “a pettine”. A questo punto, è intervenuta la sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito l’illegittimità del sistema basato sull’inserimento “in coda” e l’affermazione del principio per cui le GAE possono anche essere chiuse a nuovi inserimenti esterni, ma al loro interno il sistema deve essere aperto e contendibile.
Le graduatorie ad esaurimento (GAE) sono organizzate per provincia e classe di concorso e sono aggiornate triennalmente. A seguito dell’ultimo aggiornamento avvenuto a luglio 2014, risultano 154.561 soggetti iscritti, molti dei quali aspiranti in più d’una provincia o in più d’una classe di concorso. Gli aspiranti docenti iscritti nelle GAE sono per lo più donne, confermando la distribuzione tra i generi tipica del personale scolastico, e molti sono giovani, tanto che l’età media è di 41 anni. Se confrontiamo la distribuzione per età degli iscritti nelle GAE con quella del personale di ruolo, diventa chiaro che la loro assunzione consentirà di ringiovanire sensibilmente il corpo docente, che oggi ha un’età media di 51 anni , con un picco di presenza in servizio a 59 anni d’età.