Iniziative e Ricorsi scuola
Manifestazione del 17 marzo 2015 a Roma
(ANSA) - ROMA, 17 MAR - Lo sciopero dei docenti precari "é stato un successo".
L'Anief, che ha proclamato la protesta, è soddisfatta per l'esito. "Da tantissime scuole italiane sono giunte notizie di adesioni e circa quattromila supplenti sono arrivati a Roma da tutte le regioni d'Italia, dalla Val d'Aosta alla Sicilia, in rappresentanza - spiega il sindacato - dei 140 mila supplenti con un contratto di supplenza annuale e di almeno centomila abilitati dopo il 2011, che continuano a non avere prospettive di assunzione. Nel ddl approvato dal Consiglio dei Ministri la scorsa settimana, non si fa cenno, infatti, alla stabilizzazione di tutti coloro che, dal 2011 si sono abilitati all'insegnamento attraverso i vari corsi, organizzati nelle università, Tfa, Pas e di Scienze della formazione primaria". A Roma, i precari hanno manifestato davanti al Parlamento e contemporaneamente dinanzi al Miur. A entrambe le colorate e chiassose manifestazioni hanno aderito diverse altre sigle sindacali autonome ma anche associazioni, come il Codacons, e partiti politici, in particolare il Movimento 5 Stelle. Tanti manifestanti hanno contestato le decisioni del Governo con un bavaglio davanti al volto; sopra c'era scritto: "La Buona Scuola mi ha tolto la parola". Molti gli slogan gridati verso le finestre di Montecitorio. Uno più di tutti: "Vergogna, la buona scuola siamo noi". Diversi gli striscioni e i cartelli affissi: "La Buona Scuola la fanno alunni e docenti, non i presidi-padroni"; "Nero è il futuro dei precari, bianca è la scheda degli elettori"; "Dignità ai docenti". "Il no del Governo - osserva Marcello Pacifico, presidente Anief - si rivela una vera beffa, dopo che per oltre sei mesi era stato detto che sarebbero stati immessi in ruolo tutti i precari abilitati, cancellando una volta per tutte la 'supplentite'". Per l'Anief "è evidente che l'unica strada da percorrere è la stabilizzazione di tutti i precari. Altrimenti, ci penseranno i tribunali. Facendo spendere all'erario cifre altissime. Anche di tre miliardi di euro. Perché al Miur arriveranno una valanga di ricorsi, con la richiesta di risarcimento, già ottenuto più volte in tribunale, che va dai 30 mila ai 50 mila euro a docente con 10 anni di precariato". Nel corso della manifestazione, una rappresentanza dell'Anief è stata ricevuta in Parlamento. (ANSA).