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Caos su Graduatorie Gps e Nomine Molti precari senza ancora un Contratto
Le Graduatorie GPS, introdotte per velocizzare e razionalizzare l’assegnazione delle supplenze, continuano a essere al centro di polemiche. L’obiettivo iniziale era chiaro: centralizzare la gestione delle graduatorie e automatizzare parte del processo, riducendo errori e disguidi. Tuttavia, a distanza di anni dalla loro istituzione, emergono ancora problematiche che generano malcontento sia tra i docenti precari che tra le amministrazioni scolastiche.
Tra le principali criticità si segnalano:
- Errori nella gestione delle graduatorie: punteggi errati, mancati aggiornamenti e sovrapposizioni di dati hanno portato a situazioni in cui docenti più qualificati si sono trovati scavalcati da candidati con punteggi errati.
- Ritardi nelle nomine: nonostante le scadenze previste, molte province si trovano ancora in ritardo nell’assegnazione degli incarichi, con docenti che attendono risposte mentre le scuole faticano a coprire posti vacanti.
- Convocazioni last minute: molti insegnanti ricevono le convocazioni con pochissimo preavviso, spesso in località distanti dalla propria residenza, senza la possibilità di organizzarsi adeguatamente.
- Supplenze non assegnate: nonostante vi siano posti vacanti, il caos nella gestione delle GPS porta a situazioni in cui molti docenti non vengono convocati, lasciando gli istituti scolastici in difficoltà.
Dietro questi numeri e queste sigle ci sono persone che vivono una condizione lavorativa precaria. Per molti docenti, il mancato contratto significa non solo un’assenza di reddito, ma anche un blocco nella loro carriera e nello sviluppo professionale. Il precariato scolastico è una realtà che coinvolge migliaia di insegnanti in tutta Italia, con storie di incertezza, sacrifici e instabilità.
Molti raccontano di dover attendere per settimane senza sapere se saranno convocati, di organizzare viaggi improvvisi per rispondere alle chiamate o di perdere opportunità lavorative per via di disguidi burocratici. Casi estremi vedono docenti che, pur avendo accettato una supplenza, si trovano improvvisamente esclusi per errori nella gestione delle nomine.
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