NOTIZIE - PERSONALE SCUOLA DOCENTI E ATA
Pubblicato il nuovo elenco sulle Certificazioni linguistiche Graduatorie da rifare: le ultime novità
La recente pubblicazione del decreto ministeriale che modifica i criteri di validità delle certificazioni linguistiche per l'inserimento nelle graduatorie scolastiche sta generando preoccupazione tra i docenti precari. Il decreto, che entrerà in vigore a partire dall'anno scolastico 2024/25, ha determinato l'annullamento della validità di numerose certificazioni linguistiche rilasciate in passato. Questa decisione rischia di creare una paralisi amministrativa nella gestione delle graduatorie, con potenziali ripercussioni sul personale docente e sull'organizzazione scolastica.
Il decreto si concentra sulla necessità di uniformare e innalzare la qualità delle certificazioni linguistiche accettate per le graduatorie dei docenti. Tra i punti principali:
- Eliminazione di alcune certificazioni rilasciate da enti non conformi ai nuovi standard ministeriali.
- Revisione dei requisiti minimi di validità per le certificazioni linguistiche, in linea con le direttive europee.
- Decorrenza dal 2024/25, il che implica che i titoli attualmente riconosciuti potrebbero non essere più validi per l’aggiornamento delle graduatorie.
La decisione del Ministero rischia di impattare negativamente sui docenti che, fino ad ora, hanno utilizzato certificazioni linguistiche riconosciute per accedere o avanzare nelle graduatorie. Tra le principali criticità:
- Necessità di acquisire nuove certificazioni in tempi brevi, con costi e difficoltà organizzative.
- Graduatorie da rifare completamente, con ritardi nell’assegnazione delle cattedre e possibili vuoti di organico.
Questa situazione potrebbe penalizzare in particolare i docenti precari, che rischiano di perdere il posto o di vedersi attribuite supplenze meno favorevoli.
Per evitare disagi immediati e garantire la continuità didattica avanziamo le seguenti richieste al Ministero dell’Istruzione:
- Rinvio della decorrenza del decreto all’anno scolastico 2026/27, per permettere ai docenti di adeguarsi alle nuove normative senza compromettere l’anno scolastico in corso.
- Revisione graduale delle certificazioni riconosciute, con un periodo transitorio che consenta la sostituzione delle vecchie certificazioni.
- Tutela dei docenti precari, garantendo il mantenimento dei punteggi acquisiti con le certificazioni rilasciate prima dell’entrata in vigore del decreto.
Il rischio di una paralisi amministrativa e di un impatto negativo sulla stabilità lavorativa dei docenti precari è concreto. È fondamentale che il Ministero intervenga con una revisione del provvedimento o con misure transitorie che permettano di gestire questa fase di cambiamento in modo equilibrato e senza penalizzare il personale scolastico.
L'adozione di un approccio più flessibile e graduale potrebbe rappresentare una soluzione adeguata per evitare ripercussioni gravi sia per i docenti che per il sistema scolastico nel suo complesso.
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