NOTIZIE - PERSONALE SCUOLA DOCENTI E ATA
Il concorso per 90mila nuovi docenti ai nastri di partenza

Il Miur sarebbe intenzionato ad escludere decine di migliaia di giovani che hanno tarato il loro corso di laurea proprio per diventare insegnanti Secondo l’Asset in questo modo si calpesta il principio di affidamento, a tutela dei candidati al ruolo di insegnanti, derivante dalle procedure sino ad oggi adottate dalla PA. Procedure che hanno indotto gli stessi aspiranti docenti, a realizzare precise scelte accademiche. Tra i danneggiati ci sono pure gli specializzati sul sostegno, a cui si chiudono le porte per l’accesso al nuovo profilo professionale. Già in passato, il Miur ha tentato la stessa strada, ma il Consiglio di Stato ha sempre dato ragione ai ricorrenti.
È imminente il bando di concorso attraverso cui il Ministero dell’Istruzione intende selezionare 90mila nuovi insegnanti della scuola pubblica italiana: nelle “prossime tre stagioni – scrive oggi La Repubblica - andranno ad aggiungersi agli 87mila (secondo le ultime proiezioni) stabilizzati con le prime quattro fasi della Buona scuola”. La novità è che “si potrà diventare maestri e prof solo se in possesso di un'abilitazione professionale, possibile per ora con i vecchi percorsi”.
La possibilità di far accedere al concorso solo candidati già abilitati all’insegnamento era stata prevista nel Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297, il cosiddetto Testo Unico della Scuola, a partire dall’articolo 399. Però cinque anni dopo, in occasione del “concorsone” del 1999, questo paletto fu eliminato: una successiva sentenza del Consiglio di Stato, infatti, stabilì che potevano partecipare anche tutti i laureati sino all’emanazione del bando di concorso.
E tale pronunciamento, favorevole al libero accesso di coloro che sono in possesso del regolare titolo accademico richiesto per l’accesso al concorso, è stata di recente ribadita, sempre dal Consiglio di Stato attraverso la sentenza 15/2015, in occasione dell’ultimo concorso a cattedre con D.D.G. per il Personale Scolastico n. 82 del 24 settembre 2012.