NOTIZIE - PERSONALE SCUOLA DOCENTI E ATA
Concorso a cattedra: ennesimo rinvio, niente bando almeno sino a metà febbraio
Il Sindacato Asset ribadisce ancora una volta come risulta irragionevole l’assenza di un canale riservato ai precari con 36 mesi di servizio e l’esclusione dei laureati. Insensata, infine, la previsione di pochi posti a bando per l’infanzia, la primaria e il sostegno. Siamo pronti a dare battaglia in tribunale.
La pubblicazione del bando del concorso subisce un ennesimo rinvio: la Legge 107/15, al comma 114, prevede “entro il 1 dicembre 2015, un concorso per titoli ed esami per l'assunzione a tempo indeterminato di personale docente per le istituzioni scolastiche ed educative statali”; nonostante le rassicurazioni ministeriali, ora si apprende che il tutto è rinviato nuovamente.
Sulle tante esclusioni da concorso a cattedra permangono, intanto, grossi dubbi di legittimità. Non è un caso che anche il Consiglio superiore della pubblica istruzione le abbia messe bene in evidenza.
“La legge permette all’Amministrazione di riservare il 40 per cento dei posti al personale precario che ha svolto almeno 36 mesi di servizio, articolo 35, comma 3-bis, lettera a del decreto legislativo 165/2001. La stessa Funzione pubblica, con la Circolare 5/2013, ha disegnato il quadro normativo entro il quale la P.A. si può muovere. Tuttavia, il Miur non ha ritenuto opportuno, dopo anni di precariato, percorrere questa soluzione. Anzi, con l’adozione della riforma che ha ridotto un terzo delle classi concorsuali, si apre la stagione a una valutazione approssimativa del personale che ha maturato tanti anni di servizio in una disciplina specifica. Illogica, infine, appare l’esclusione dei giovani laureati, in un paese che ha il triste primato di avere la classe docente più vecchia al mondo”.