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Scacco matto al MIUR. Arriva l'assunzione per 3000 precari diplomati magistrali
A seguito di un travagliato iter giudiziario fatto di ricorsi e controricorsi dei precari e del MIUR, il Consiglio di Stato, nel mese di novembre, aveva definitivamente confermato le ragioni degli insegnanti a seguito della richiesta di chiarimenti proposta dal Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca ribadendo "al MIUR la necessità non solo dell’inserimento in GAE ma anche della possibilità di stipulare contratti a tempo determinato e indeterminato per i ricorrenti”.
Nonostante, secondo lo stesso Commissario, l'ordinanza n. 5219 "fornisca importanti chiarimenti finalizzati alla corretta esecuzione dell'ordinanza n. 1089/15", gli Ambiti Territoriali Provinciali (ex U.S.P.), per oltre 2 mesi, non hanno provveduto “a stipulare con gli appellanti contratti a tempo determinato nonché contratti a tempo indeterminato limitatamente ai posti eventualmente ancora disponibili in esito alle operazioni del predetto piano straordinario” costringendo il Commissario ad insediarsi imponendo termini strettissimi per l'assegnazione dei ruoli.
Anche i pochi ricorrenti non ancora assunti, come aveva già chiarito il Consiglio di Stato, avranno diritto a “piena tutela" che "sarà loro somministrata dall’anno scolastico successivo in poi”.